Qualche giorno fa - sembra trascorsa quasi un'eternità a dire il vero - passeggiavo con Federica per le strade nei dintorni di Rue St.Honoré quando, arrivati in una piazzetta, ci siamo ritrovati di fronte alla vertrina di Kenzo.
I riferimenti al Giappone, nell'abito e nella scenografia mi sembrabno abbastanza evidenti; lo sarebbero ancora di più se si potesse vedere il piccolo tocco di rosso sulle labbra del manichino. Tuttavia quella maschera bianca, che richiama il candore dei volti icona della bellezza femminile giapponese ha per me un'aria più familiare.
Sarà una mia certa inclinazione per la dietrologia (Marras è dal 2006 l'ideatore del boutique concept della maison e proprio il giorno è stato nominato direttore artistico generale), sarà la tipicità del modello ma, non fosse altro per la scelta di usarla, in quella maschera io non riesco a non vedere un velato riferimento ad un'antica maschera bianca di casa in Sardegna.
I riferimenti al Giappone, nell'abito e nella scenografia mi sembrabno abbastanza evidenti; lo sarebbero ancora di più se si potesse vedere il piccolo tocco di rosso sulle labbra del manichino. Tuttavia quella maschera bianca, che richiama il candore dei volti icona della bellezza femminile giapponese ha per me un'aria più familiare.
Sarà una mia certa inclinazione per la dietrologia (Marras è dal 2006 l'ideatore del boutique concept della maison e proprio il giorno è stato nominato direttore artistico generale), sarà la tipicità del modello ma, non fosse altro per la scelta di usarla, in quella maschera io non riesco a non vedere un velato riferimento ad un'antica maschera bianca di casa in Sardegna.
3 commenti:
Secondo me quella della vetrina è DAVVERO la maschera cara a noi sardi...
Certo... che dire con nonchalance.."passeggiavo per le strade nei dintorni di Rue St. Honoré..."!!! Che magia!!
Sai, quella zona alterna tratti raffinati ad altri più popolari, però l'impressione generale è quella di essere in un luogo da vivere giorno per giorno, accogliente e lontano dalla mondanità, un luogo dove passeggiare spensieratamente nonostante tutto, anche la piccola criminalità che a Parigi non manca; forse in quel senso è davvero magia.
la sartiglia!!!! e io non sono ancora andata a vederla che vergogna...
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